Union Lido: fonti rinnovabili per un’azienda al 100% green

L’8 luglio partiremo da Roma per raggiungere Capo Nord in Norvegia, per poi tornare a Venezia il 16 luglio. 10 000 km in 9 giorni a bordo di un’auto elettrica, la Tesla Model S. Abbiamo chiamato questa missione Tesla’s Future, impegnandoci a portare a portare a termine una sfida che è prima di tutto culturale: dimostrare che la mobilità elettrica è una realtà concreta ed una scelta essenziale per costruire un futuro ecosostenibile per le generazioni a venire. Porteremo questo futuro sotto gli occhi di tutti, insieme, grazie anche all’aiuto delle realtà che hanno deciso di supportare la nostra causa e i cui principi, umani e aziendali, rispecchiano i nostri valori. In questa intervista vi presentiamo Union Lido, partner della missione.

Dr Alessandro Sgaravatti, owner of Union Lido camping in Italy, on the terrace of Marino Wellness Club

Dr Alessandro Sgaravatti, Direttore di Union Lido

Di cosa si occupa la sua attività?

Union Lido è un villaggio turistico, tra i principali in Europa, nato nel 1955. Immerso nel verde, a due passi dall’incanto di Venezia, si estende per circa 1 km di spiaggia privata affacciata direttamente sulle acque pulite e sicure del suggestivo Litorale del Cavallino. Un vero e proprio campeggio a 5 stelle, dove ci occupiamo di tutta la parte ricettiva.

Teslasfuture è prima di tutto una sfida culturale: dimostrare che la mobilità elettrica è un presente già concreto che richiede il nostro supporto se vogliamo un futuro sostenibile per il nostro pianeta e i nostri figli. Cosa vi ha spinti a salire a bordo di questa missione?

Noi crediamo fortemente nella mobilità elettrica, e la nostra è un’azienda appunto verde. Difatti utilizziamo slo fonti rinnovabili, non utilizziamo il fossile, per cui il progetto Tesla è un’iniziativa in cui crediamo e in cui abbiamo fiducia per gli sviluppi futuri che potrà avere.

Nelle vostre attività che ruolo ricopre l’ecosostenibilità e che piani futuri avete per supportare questo aspetto?

Fondamentale, considerate che per noi il verde è tutto. La nostra azienda ha 60 ettari di terreni con 30 mila alberi per cui l’ecosostenibilità è tutto e cerchiamo di sostenerla appunto con un impatto zero dovuto all’utilizzo esclusivamente di fonti rinnovabili.

Tecnologia e ambiente. Che messaggio lancereste per sostenere questo vitale connubio?

Direi che è un connubio da sostenere fortemente in quanto la tecnologia deve essere a sostegno della natura, e l’uomo deve essere il soggetto che connette le due anime, deve essere l’ago della bilancia che permetta la loro coesistenza.

Grazie a Union Lido  e Alessandro Sgaravatti per la disponibilità e soprattutto grazie per supportare la nostra missione!

La missione ha però anche un altro obiettivo, quello di aiutare nel concreto il presente, qui e ora. Grazie al nostro viaggio vogliamo supportare il lavoro dei volontari di Open BioMedical Initiative, organizzazione non profit impegnata a sviluppare con le nuove tecnologie aiuti per la salute e il benessere accessibili a tutti, dovunque nel mondo. Per farlo abbiamo aperto una campagna di raccolta fondi su Eppela all’indirizzo https://www.eppela.com/it/projects/9331-wehelpecochallenge-un-gesto-a-sostegno-del-mondo. Ciò che chiediamo è un piccolo aiuto, una semplice donazione per dare un grande aiuto al prossimo attraverso la community di Open BioMedical Initiative. I soldi raccolti verranno usati per costruire la più grande rete umanitaria di stampanti 3D al mondo, finalizzata a realizzare i progetti dell’iniziativa, al momento 3: due mani artificiali (WIL e FABLE) e un’incubatrice (BOB) per bambini prematuri.

Mancano pochi giorni alla sfida. Noi siamo pronti, e voi?

 

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